Collaboratori resilienti in Fase 2
La pandemia Covid-19 ha creato uno shock sanitario, economico, finanziario e sociale che sta determinando, tra le altre cose, un profondo cambiamento nel mondo del lavoro, in particolare:
Aziende
Nelle aziende in cui l’operatività è salvaguardata, si fa un maggiore utilizzo dello smart working per chi può lavorare da casa oppure di mascherine per proteggere gli altri per chi rimane in azienda o fa consegne a domicilio. Nel primo caso ci troviamo di fronte ad una nuova forma di conciliazione vita-lavoro che, da un lato, consente forse di gestire meglio la vita familiare e di risparmiare il tempo necessario agli spostamenti, dall’altro, può avere una serie di conseguenze negative, come il senso di isolamento, mancanza di adeguati strumenti di lavoro e di documentazione importante, iper-connessione continua, distrazioni frequenti che si ripercuotono sulla capacità di concentrarsi, solo per citarne alcune.
Per chi invece continua a lavorare, sicuramente si garantisce la stabilità economica a costo, tuttavia, di una paura crescente del contagio e di portare in famiglia questo rischio.
Relazioni
Le relazioni sono sempre più digitalizzate e richiedono competenze informatiche, che non tutti possedevano, ma anche relazionali, in quanto il contatto con il cliente, per esempio, ha cambiato fisionomia e, in assenza di una vicinanza fisica, diventa più complesso interagire in modo proficuo e, magari, portare a casa nuovi contatti e contratti.
Pensieri e Preoccupazioni
Siamo letteralmente sopraffatti da pensieri e preoccupazioni ricorrenti legati alla possibilità che i nostri clienti sopravvivano (laddove questa paura non riguardi anche la nostra azienda). Le tante aziende e professionisti che hanno dovuto fermarsi, infatti, rischiano il collasso. Ci sono stime davvero allarmanti che parlano di 25 milioni di disoccupati e di un’Italia simile a quella degli anni ’40, quando il paese era flagellato dalla Seconda guerra mondiale.
Strategie future post Corona Virus
Nasce l’esigenza di pianificare strategie nuove per gestire e ripensare la produttività durante e dopo il lock down, nella totale incertezza di come evolverà il mercato, di come si modificheranno i bisogni emergenti, di quali saranno le modalità di consumo nei diversi settori, di una quotidianità che molto probabilmente non sarà più la stessa.

E mentre l’imprenditore è focalizzato su tematiche di tipo sanitario, da cui dipenderà la possibile ripartenza, ed economico, su come far ripartire la produttività a pieno regime:
ci si dimentica di come stanno cambiando le persone, i collaboratori, dopo settimane di quarantena.
E mentre l’imprenditore è focalizzato su tematiche di tipo sanitario, da cui dipenderà la possibile ripartenza, ed economico, su come far ripartire la produttività a pieno regime:
ci si dimentica di come stanno cambiando le persone, i collaboratori, dopo settimane di quarantena.
Un periodo così lungo caratterizzato dalla coesistenza di noia e incertezza è molto difficile da tollerare, lo sappiamo tutti perché tutti lo abbiamo vissuto.
Nella migliore delle ipotesi, le persone stanno riflettendo, stanno riscoprendo i loro valori, i loro bisogni più profondi, cominciano a dare nuove priorità su cui stanno prendendo decisioni, forse stanno modificando la loro visione di se stessi, della loro vita, anche professionale.
Nella peggiore delle ipotesi stanno soffrendo a causa dell’isolamento, della paura che si può trasformare in angoscia quando la mente annoiata costruisce gli scenari più catastrofici, oppure sono distrutti perché il corona-virus ha fatto loro perdere una o più persone care, oppure hanno vissuto direttamente il contagio.
Una cosa è certa, per far ripartire l’economia abbiamo bisogno sicuramente di nuove strategie, di risanare gli aspetti economici e finanziari, di innovare il proprio business e, di pari importanza, abbiamo bisogno di una squadra di collaboratori forti, sia mentalmente che emotivamente, con un atteggiamento caratterizzato dalla fiducia, dal coraggio, dallo spirito d’iniziativa, capace di resistere a tutto, con determinazione, perseveranza, grinta e creatività.
Se fra i tuoi uomini, alcuni hanno subito dei lutti o il contagio, ti suggerisco di valutare un intervento per la rielaborazione del trauma che consenta loro di accelerare i tempi di recupero alla normalità, attraverso un supporto specialistico appropriato.
Per tutti gli altri è fondamentale dare vita ad uno slancio simbolico verso l’orizzonte, buttare il cuore oltre l’ostacolo.
È possibile superare qualunque avversità, anche se all’inizio dell’avventura, o meglio della disavventura, non lo sappiamo ancora in che modo ce la faremo. Se mettiamo insieme le risorse del gruppo:
- l’esperienza,
- le abilità,
- l’allenamento,
- la voglia di farcela nonostante tutto
con il supporto di una guida specializzata nella crescita delle persone che supporti il gruppo:
- nel dare un senso profondo a questa situazione,
- nell’apprendere un nuovo insegnamento e nuovi valori aziendali
e che, con un metodo strutturato per fasi successive, riesca a liberare tutte le energie bloccate o a canalizzare quelle che si sono smosse dentro, allora ci saranno alte probabilità, come imprenditore, di poter contare su collaboratori resilienti, che saranno in grado di traghettare l’azienda fuori dal pericolo di affondare.
In un percorso formativo esperienziale formato da 6 moduli di 4 ore l’uno, in cui verranno sviluppate le deep skills, ossia le competenze profonde dell’essere, dall‘atteggiamento e del mindset, necessarie ad affrontare le nuove sfide del post corona-virus.
È una metodologia didattica di fare formazione che privilegia le esperienze, le riflessioni, il dialogo e l’interazione, la dimensione del fare e del sentire, rispetto alle lezioni tradizionali frontali con il docente che spiega (ruolo attivo) e i partecipanti che ascoltano (ruolo passivo).
. Si tratta di un metodo, oggi sempre più diffuso perché si è rivelato più efficace nell’apprendimento di nuove competenze trasversali.
- Abbracciare il cambiamento
- Creare calore e valore nelle relazioni digitali
- Vivere l’isolamento come un momento di grande focalizzazione
- Tollerare il controllo (anche sociale) senza sentirsi controllati
- Avere forte responsabilità lavorativa e sociale
- Essere resistenti e in equilibrio
In questo periodo in cui non è possibile realizzare formazione in aula o in azienda, ci troveremo su piattaforma G-suite di Google su cui, per connetterti, dovrai semplicemente cliccare sul link che ti invierò.
Il percorso può essere di gruppo con massimo 8 partecipanti oppure individuale.
Forse penserai che non sia il momento più opportuno per investire in formazione. Permettimi di dissentire: con i ritmi rallentati che stiamo vivendo, è fondamentale prepararsi per tempo, in modo da essere pronti a dedicarci ad un’operatività piena, quando si potrà ripartire. Destinare questo tempo, forse vuoto di produttività con i dipendenti in smart working, ad attività di crescita del tuo team, ti darà un grande vantaggio competitivo rispetto ad altre aziende che si stanno piangendo addosso, che si lamentano senza agire, che sono bloccate in attesa che tutto finisca.
Clicca qui, per avere maggiori informazioni.