Il comportamento di acquisto dei consumatori sta cambiando tantissimo: sempre più, oggi, chi acquista sceglie aziende in linea con la propria etica personale, che riflettono i propri valori, che rispettano i diritti umani dei lavoratori.

Perché ci troviamo di fronte a questi grandi cambiamenti?
Il mondo oggi sta vivendo una serie di criticità:
- utilizziamo risorse naturali nella misura di 1,5 volte in più, rispetto alla capacità del nostro pianeta di rigenerarle;
- c’è un enorme divario economico sociale;
- le persone vivono un profondo disagio individuale: secondo recenti statistiche, ogni 40 secondi nel mondo una persona si suicida.
Oggi gli imprenditori, i professionisti e le imprese sono chiamati a mettere in atto una grande trasformazione etica, che richiede di mettere al centro del proprio business i valori, le persone e le relazioni.
Quali sono i vantaggi concreti per le aziende che scelgono di fare un percorso di questo tipo?
I vantaggi sono notevoli: all’interno dell’azienda si migliora il benessere dei collaboratori, si stimola la loro fidelizzazione ed ingaggio, con un impatto positivo anche sul livello di performance individuale e di gruppo. Un’azienda etica attrae (e trattiene) nuovi talenti perché le nuove generazioni scelgono di lavorare in un’azienda, non più solo per il lavoro che potranno fare, ma soprattutto per le possibilità di crescita che offre e per l’ambiente relazionale che si respira.
All’esterno dell’azienda, l’introduzione dell’etica e della responsabilità sociale migliora la reputazione e l’immagine aziendale grazie alla quale è possibile riposizionare il proprio brand nel mercato ed avere un vantaggio competitivo su altri players. Inoltre, dai nostri dati che provengono dall’Osservatorio, riportiamo un aumento del fatturato del 7% nelle aziende che mettono al centro della loro strategia, l’innovazione sociale. Sempre più, infatti, anche le aziende con evidenti valori etici (e non solo i consumatori) scelgono i loro partner e fornitori in base all’attenzione che dimostrano per l’ambiente, il territorio e le persone.
Com’è possibile realizzare una profonda trasformazione etica?
Io propongo di intraprendere un percorso, con il metodo BOLLINO ETICO SOCIALE® , che ho intrapreso anch’io certificandomi come Professionista Etica, che ci consente di valorizzare, dove sono state già realizzate, e di creare e sviluppare, se non sono mai state realizzate, delle azioni di innovazione sociale.
Quando parliamo di INNOVAZIONE, noi InnovArtieri “certificati” che ci occupiamo di realizzare questo percorso in azienda, intendiamo il fatto di fare qualcosa che migliora la situazione di partenza, con SOCIALE invece intendiamo l’impatto positivo/migliorativo di queste azioni, su chi la fa (imprenditore), chi la riceve (lavoratori) e il territorio in cui opera l’organizzazione (ambiente fisico e collettività).
Cosa significa essere un InnovArtiere certificato?
Significa che abbiamo conseguito una formazione specifica in Academy del Bollino Etico Sociale, che ci consente di divulgare ed erogare il metodo nelle aziende che lo richiedono.
È chiaro il concetto di innovazione sociale ma concretamente cosa significa?
Quali tipi di azione possono essere introdotte?
Provo a fare un esempio: il titolare di un punto vendita di apparecchiature informatiche “B2C” (cioè un’azienda che si rivolge ai consumatori finali e non alle aziende) che si occupa anche di assistenza informatica da remoto, lamenta un basso livello di fatturato:
All’interno del punto vendita collaborano due tecnici addetti al customer care che non riescono a gestire tutte le manutenzioni richieste, anche perché spesso le persone che le sollecitano sono fuori casa durante l’orario di apertura del negozio e, quando rientrano, i due tecnici hanno terminato la loro giornata lavorativa.
Esplorando questa problematica con il titolare abbiamo condiviso l’opportunità di coinvolgere anche i due addetti nella sua risoluzione, scoprendo così che quello più anziano preferisce andare presto a lavorare per terminare prima, in modo da potersi occupare di accompagnare i nipoti alle diverse attività sportive, invece quello più giovane che rientra tardi ogni sera, gradisce dormire un po’ di più al mattino ed è disponibile a finire più tardi nel pomeriggio il suo turno.
L’innovazione sociale, in questo caso, ha comportato la modifica dell’orario di apertura del punto vendita: prima del percorso del Bollino Etico Sociale il negozio apriva alle 9:00 fino alle 12:30, riapriva alle 14:30 e chiudeva alle 19:00
Abbiamo deciso di sperimentare un’apertura da parte del tecnico più grande alle 08:00 fino alle 13, e poi dalle 14:00 fino alle 17:00.
Il tecnico più giovane invece può arrivare al lavoro alle 10:30 fino alle 14:30 e, nel pomeriggio, dalle 16:30 alle 20:30.
Questo significa che, senza modificare le ore in servizio dei due tecnici, il negozio può erogare manutenzione un’ora in più al mattino, durante la pausa pranzo e un’ora e mezza in più nel tardo pomeriggio.
L’impatto positivo si realizza su più livelli: il titolare ha registrato un aumento del fatturato del 20%, i tecnici posso usufruire di un orario lavorativo che ben si concilia con la loro vita personale e la clientela può beneficiare delle manutenzioni in modo più tempestivo e in orari extra lavorativi.
Come si può immaginare, questa azione sociale ha un costo di implementazione pari a 0.