Infortuni ed Eventi Traumatici

A volte, per fortuna non così frequentemente, capitano degli eventi drammatici in azienda: incidenti mortali, incendi, calamità naturali come il terremoto avvenuto nel 2012 o la maxi-emergenza dovuta al covid-19, suicidi, aggressioni fisiche che compromettono seriamente la capacità operativa dei lavoratori con un’alterazione del modo in cui una persona si sente, pensa e si comporta sul lavoro.

Perché l’imprenditore dovrebbe occuparsi della salute psicologica dei suoi dipendenti dopo un evento traumatico?

Se si tratta di un infortunio sul lavoro, tralasciando le questioni civili o penali di cui potrebbe essere responsabile, l’imprenditore ha la possibilità di compensare il danno provocato con un “intervento di recupero”. Quando l’evento critico non è sotto la sua diretta responsabilità, non ha alcun obbligo di intervenire e può attendere una remissione spontanea, cioè che la situazione psicologica ed emotiva dei dipendenti torni alla normalità naturalmente.

A volte questo processo non accade in tempi rapidi e il costo del mancato recupero psicologico di alcuni (in termini di produttività, di qualità del lavoro svolto, di errori o dimenticanze significative, ecc.) potrebbe essere superiore ai costi dell’intervento vero e proprio.

Quale impatto può avere un evento traumatico sulle persone?

Si possono verificare varie conseguenze e sintomi:

difficoltà di concentrazione

Cognitivi

  • difficoltà di concentrazione e attenzione
  • immagini intrusive ricorrenti
  • problemi di memoria
  • difficoltà a risolvere problemi
  • negazione e senso di irrealtà

Emotivi

  • crisi di pianto
  • senso di impotenza
  • irritabilità
  • ansia, tristezza e depressione
  • appiattimento emotivo

Comportamentali

  • isolamento
  • evitamento
  • aggressività
  • cambiamenti nelle abitudini alimentari
  • difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno

A seconda della gravità dell’evento accaduto, l’impatto può riguardare il singolo o estendersi ad interi gruppi di lavoro con ricadute severe sull’organizzazione.

Cosa si può fare in questi casi?

È fondamentale intervenire tempestivamente in modo da non far cronicizzare i sintomi, tenendo anche conto che eventi improvvisi e inaspettati riattivano traumi non elaborati del passato.

È necessario valutare l’intensità sintomatologica delle persone, attraverso test specifici, per lavorare solo con chi ha subito effettive conseguenze, anche perché le persone sono in grado, autonomamente, di elaborare i traumi. È molto utile lavorare in gruppo perché si attivano delle risorse comuni ed una resilienza gruppale molto importante da valorizzare, ottimizzando in questo modo tempi e mezzi.

Gli incontri di gruppo hanno l’obiettivo di mitigare lo stress vissuto, di attenuare l’impatto emotivo scaturito dall’evento critico e ritornare alla vita normale. Durante gli incontri si fanno interventi di psico-educazione in cui si descrivono gli effetti psicologici, emotivi e fisici dello stress, per imparare a riconoscere i propri campanelli d’allarme, si scaricano le tensioni accumulate, si individuano le risorse e la qualità che le persone possiedono per far fronte a situazioni difficili, si rafforzano le sensazioni di sicurezza e di controllo. Questo tipo di intervento è davvero efficace (è basato su un protocollo riconosciuto e approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) al punto che sono sufficienti 1 o 2 incontri affinché la maggior parte delle persone riesca a recuperare il suo equilibrio psico-fisico. In alcuni casi potrebbe essere necessario integrare l’intervento con 1 o 2 incontri individuali, lavorando su aspetti più personali.

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