Un approccio integrato per sostenere con la terapia forestale
chi attraversa il dolore del lutto
Il bosco come spazio di cura può diventare un alleato prezioso per chi sta attraversando il dolore del lutto.
Nella mia attività professionale mi occupo spesso di costruire ponti tra i bisogni delle persone e le possibilità che la scienza e la natura offrono per prendersi cura di sé nei momenti di fragilità. Costruisco percorsi che integrano scienza, natura e benessere psicologico, attraverso progetti di prescrizioni verdi e terapie forestali pensati proprio per sostenere le persone nei momenti di maggiore sofferenza emotiva.
Il progetto Sentieri di Vita è nato proprio così: come un incontro tra conoscenze scientifiche, sensibilità clinica e il potere rigenerante della natura.
In collaborazione con Telefono Bianco, abbiamo costruito un percorso innovativo dedicato a chi sta affrontando il lutto.
Il progetto integra due componenti distinte e complementari:
🌿 Le immersioni forestali condotte da Elisabetta Mura – conduttrice certificata TeFFit (Terapie Forestali in Foreste Italiane), che accompagnano i partecipanti in un’esperienza sensoriale di contatto profondo con il bosco, facilitando il rallentamento, la connessione e la regolazione fisiologica.
🌿 Le sessioni di terapia forestale condotte da me (Rossana Elena Cal, psicologa del lavoro e della salute organizzativa), che accompagnano il vissuto emotivo e la conoscenza implicita di tipo somato-sensoriale che emerge durante l’esperienza, offrendo uno spazio di rielaborazione e sostegno psicologico delicato e rispettoso dei tempi di ciascuno.
Non si tratta di “sostituire” altri percorsi di cura, ma di proporre un’esperienza integrata che aiuti a risintonizzare mente e corpo in un momento di particolare vulnerabilità.
Perché la terapia forestale in un percorso di lutto?
Chi attraversa un lutto sa quanto il dolore sia un’esperienza profonda, che coinvolge mente, corpo e relazioni.
In queste fasi della vita, la natura offre qualcosa di raro: presenza silenziosa e accogliente.
La ricerca scientifica ci conferma che il contatto con il bosco può:
📉 Ridurre i livelli di stress, abbassando il cortisolo, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca (Park et al., 2010).
🧠 Alleviare i sintomi depressivi, diminuendo l’attività cerebrale legata alla ruminazione e ai pensieri ripetitivi (Bratman et al., 2015).
🔄 Interrompere i cicli di pensiero ossessivo che spesso accompagnano i momenti di dolore e lutto.
🌙 Migliorare il sonno, il sistema immunitario e l’energia fisica, spesso compromessi dallo stress prolungato.
🤝 Offrire uno spazio di connessione sociale dolce e non invasiva, favorendo il senso di appartenenza.
🔍 Stimolare la consapevolezza interiore, grazie al rallentamento e all’ascolto sensoriale.
Non è un caso che sempre più sistemi sanitari nel mondo — dal National Health Service (NHS) britannico, alla Nuova Zelanda, fino a numerose iniziative italiane — stiano integrando le prescrizioni verdi nei programmi di promozione della salute mentale e del benessere psicosociale.
Un progetto pilota strutturato: tempi, luoghi, processi della terapia forestale per il lutto
Abbiamo scelto di proporre le immersioni forestali nel contesto della riserva bionergetica del Bosco Fontana, un ambiente ricco di complessità e particolarmente idoneo a queste pratiche.
Gli incontri, guidati insieme a Elisabetta Mura, sono programmati secondo i principi della cronoterapia-Kairos: ogni fase dell’anno e della giornata ha una sua qualità specifica, che può facilitare l’apertura sensoriale e il sostegno psicofisico.
Le date di questo primo ciclo sono:
- 🌿 22 giugno – ore 8:45
- 🌿 29 giugno – ore 8:45
- 🌅 21 settembre (Equinozio d’autunno) – ore 16:30
Il ritmo del bosco accompagna così il ritmo interno di chi partecipa, senza forzature.
Non solo “camminate nel verde”: cosa dice l’evidenza scientifica
Parlare di immersione e terapia forestale non significa semplicemente passeggiare e riflettere.
Si tratta di un’esperienza strutturata, che poggia su basi scientifiche consolidate. Gli effetti benefici sono legati anche alla presenza di:
- fitoncidi e monoterpeni, sostanze aromatiche rilasciate dagli alberi, che agiscono positivamente su sistema immunitario e stress ossidativo;
- biofeedback sensoriale naturale, che stimola la regolazione neurovegetativa;
- contesto di “bassa stimolazione cognitiva”, che facilita il rallentamento mentale.
Questi aspetti sono oggi studiati da numerosi centri di ricerca, come il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), la rete TeFFit, il CREA, la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) e molte altre realtà accademiche e cliniche.
La terapia forestale: un tassello nel mio approccio al benessere integrato
Come psicologa del lavoro e dei contesti organizzativi, sono da tempo impegnata nello sviluppo di pratiche che mettano in dialogo neuroscienze, salute organizzativa e sostenibilità sociale.
Sentieri di Vita rappresenta per me un esempio concreto di intervento integrato, replicabile anche in contesti aziendali e comunitari, come parte di politiche più ampie di prevenzione dei rischi psicosociali e promozione del benessere diffuso.
Per chi desidera approfondire ulteriormente il tema delle immersioni forestali:
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Prescrizioni verdi per ritrovare equilibrio e benessere psicologico nel lutto