Parliamo di rischi psicosociali sul lavoro

I rischi psicosociali sul lavoro possono avere un impatto significativo sulla salute e il benessere dei lavoratori. 

In questo articolo li esploreremo nel dettaglio: 

  • come si manifestano gli effetti negativi dei rischi psicosociali? 
  • come prevenirli in azienda?
  • quali interventi organizzativi mirati si possono realizzare in azienda?

 

Per il benessere dei collaboratori, bisogna prevenire i rischi psicosociali

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità”. E’ necessario allora un approccio globale per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sappiamo che i rischi di natura psicosociale (che possono generare l’insorgenza di stress da lavoro correlato) si collocano al secondo posto in Europa tra i problemi di salute dovuti al lavoro. Al primo posto ci sono i disturbi muscolo-scheletrici

Per questo motivo, è necessario analizzare le condizioni di lavoro e valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. 

A questo proposito, con l’art. 28 del D.Lgs 81/08, si sancisce l’obbligo di valutazione del rischio stress lavoro-correlato. E la recente legge 4 del 15 gennaio 2021, sull’eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro, integra i rischi psicosociali con lo stress lavoro correlato, ampliando la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.  

 

I fattori di rischio psicosociale

I fattori di rischio psicosociale sul lavoro sono tutti quegli aspetti dell’ambiente lavorativo (progettazione, organizzazione, gestione del lavoro) che potenzialmente potrebbero arrecare danni alla salute psico-fisica del lavoratore. 

Tra questi, rientrano:

  • Aspetti dell’organizzazione del lavoro: come ruoli, mansioni e aspettative, posizione occupata all’interno dell’organizzazione, controllo del lavoro o mancanza di autonomia, richieste e sovraccarico di lavoro, pressione temporale e ritmo di lavoro, precarietà del lavoro, trasferimenti, numero insufficiente di collaboratori, gestione dei cambiamenti organizzativi, sicurezza sul posto di lavoro e tolleranza all’uso delle nuove tecnologie. 

Alcuni aspetti dell'organizzazione del lavoro possono essere delle fonti di rischio psicosociale

  • Fattori sociali sul lavoro: scarsa comunicazione e collaborazione tra colleghi, impossibilità di partecipare ai processi decisionali interni, incomprensioni e poca collaborazione e comunicazione tra colleghi, conflitto tra i valori personali e organizzativi, assenza di condivisione della cultura aziendale, della visione e dei valori dell’organizzazione, mancato riconoscimento e valorizzazione, cosi come l’impossibilità di crescita, mancanza di supporto sociale, ridotto o assente senso di appartenenza, perdita del rispetto e della civiltà, mancanza di equilibrio tra vita privata e lavoro, violenza e molestie sul lavoro, bullismo, vittimizzazione e discriminazione.
  • Ambiente di lavoro, attrezzature e attività pericolose: idoneità, manutenzione o riparazione delle apparecchiature inadeguate, assenza di spazio, scarsa illuminazione e rumore esagerato, lavoro in condizioni o situazioni estreme con temperature molto alte o basse, vibrazioni, lavoro in quota o dover operare in ambienti instabili, esposizione a rischi e pericoli, nuove tecnologie.

Molti elementi dell'ambiente, delle attrezzature e attività pericolose possono essere fonte di rischio psicosociale

 

Conseguenze dei rischi psicosociali al lavoro

I rischi psicosociali derivano da inefficaci modalità di organizzazione, gestione e progettazione del lavoro e da un ambiente lavorativo socialmente mediocre. Tutti questi fattori possono causare:

Conoscere le conseguenze dei rischi psicosociali ci aiuta a riconoscerle e prevenirle, oltre che ad affrontarle se si sono già verificati i danni

Per questo, le aziende necessitano di un’adeguata valutazione e gestione dei rischi psicosociali, al fine di evitare l’instaurarsi di condizioni di disagio nei lavoratori.

 

Vediamo alcuni tipi  di rischi psicosociali che possiamo trovare in un’organizzazione

I rischi psico-sociali possono avere un forte impatto sulla sicurezza ed il benessere del lavoratore. Essi si verificano nell’interazione tra persone. 

Un possibile evento negativo consiste nel fatto che una o più persone in un gruppo di lavoro possano sfogare la propria aggressività sotto forma di persecuzioni, vessazioni, maltrattamenti verso una persona più debole o comunque in una posizione di inferiorità. In particolare quando questo si verifica con una certa continuità. Stiamo parlando di mobbing. 

Il Mobbing, così come le discriminazioni e la vittimizzazione, rientrano nei fattori di rischio psicosociali al lavoro. 

Altro possibile  fenomeno negativo consiste nel fatto che alcune relazioni professionali siano decisamente molto coinvolgenti ed empatiche, ma allo stesso tempo particolarmente faticose ed impegnative. È quello che accade in molte professioni di aiuto, come quelle sanitarie (ne ho parlato in un altro articolo) o legate all’insegnamento. In questi casi può svilupparsi ed aumentare progressivamente quella che viene chiamata la sindrome del burnout. 

Questi esempi ci fanno capire quali possono essere i fattori di rischio psicosociale, che purtroppo spesso vengono sottovalutati.

 

Non dimentichiamoci le conseguenze del carico cognitivo del lavoro

Oltre agli aspetti già elencati che possono essere fonte di rischio psicosociale, è importante considerare anche “il peso” del lavoro, ossia le risorse interne implicate, necessarie per portarlo a termine in maniera adeguata. Parliamo proprio delle energie psichiche che utilizziamo per svolgere il nostro lavoro che possono indurre: 

  • saturazione e fatica mentale generalizzata, 
  • monotonia, 
  • mancanza di motivazione, 
  • ridotta vigilanza (con un aumento drastico di rischio di errori ed incidenti).

Queste conseguenze possono essere ridotte e prevenute grazie ad interventi di miglioramento mirati e costruiti ad hoc. 

Questo può essere ottenuto attraverso l’educazione e la sensibilizzazione sui temi del benessere e della salute sul lavoro, la promozione di relazioni sane e positive tra colleghi e la creazione di canali di comunicazione trasparenti e accessibili che consentono di promuovere:

  • il miglioramento delle prestazioni,
  • il benessere fisico e mentale
  • lo sviluppo personale.

Cosa vuol dire prevenire e gestire i rischi psicosociali

Riconosccere, prevenire, affrontare e gestire i rischi psicosociali

Gestire lo stress e i rischi psicosociali nel contesto lavorativo significa: 

  • promuovere la salute e il benessere psico-fisico, 
  • migliorare la qualità di vita lavorativa, 
  • sostenere e rispettare le esigenze dei lavoratori 
  • favorire la crescita e lo sviluppo dell’organizzazione stessa.

Gli interventi di formazione per la prevenzione dei rischi psicosociali al lavoro consentono anche di integrare e rendere efficaci le azioni correttive individuate per ridurre questo tipo di rischio. 

Maggiore attenzione dovrebbe essere dedicata alla costruzione di percorsi di apprendimento di capacità/abilità diverse, come: 

  • gestione dei singoli e della squadra, 
  • comunicazione e costruzione di relazioni di qualità e reciproca contribuzione, 
  • autonomia ed efficacia lavorativa, che comprende il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi intermedi e lo scambio di feedback,
  • attenzione alle persone e al ruolo.

Questi sono aspetti organizzativi che vanno costruiti e sostenuti in azienda, anche attraverso il pieno coinvolgimento e partecipazione di tutti.

 

Come fare per prevenire e gestire i rischi psicosociali

Come abbiamo visto, i rischi psicosociali sul lavoro possono avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica dei lavoratori, ma anche sull’efficienza e produttività dell’azienda stessa. 

Tuttavia, la prevenzione e gestione di questi rischi può essere effettuata grazie all’intervento di una psicologa del lavoro. 

Attraverso l’analisi del clima organizzativo e la valutazione del rischio stress, la psicologa può individuare le cause che provocano situazioni di disagio e fornire strumenti concreti per fronteggiare e superare tali problematiche. 

È importante che le aziende diventino sempre più consapevoli dell’importanza di prevenire e gestire i rischi psicosociali per il benessere dei propri lavoratori e della stessa azienda.

 

E come azienda, cosa si può fare?

È giunto il momento di agire!

Ogni persona ha il diritto ad un ambiente di lavoro sicuro e sano, sia fisicamente che psicologicamente. E ogni azienda “deve” poter offrire un luogo di lavoro completamente sano, abbattendo tutti i rischi che possono compromettere la salute dei suoi collaboratori. 

Se nella tua azienda riscontri alcuni dei rischi psicosociali descritti in questo articolo, non esitare a fare il primo passo per migliorare questa condizione. Ricorri ad esperti del settore per riuscire a garantire un ambiente di lavoro sano e produttivo.

Ricorda, la salute mentale dei tuoi collaboratori è fondamentale. Non sottovalutare i segnali di allarme e agisci per proteggerti e promuovere un ambiente di lavoro più sano per tutti.

Insieme possiamo creare un cambiamento reale! Contattaci!