Valutare il rischio stress lavoro correlato in azienda: perché è cosi importante?

Il rischio stress lavoro correlato in azienda ha gravissime conseguenze. Valutarlo correttamente con un psicologa del lavoro, oltre ad essere un obbligo normativo, è un’opportunità di sviluppo e tutela della salute organizzativa.

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Lo stress ha conseguenze sul benessere personale e lavorativo

La metà di tutti i giorni di lavoro persi è dovuta allo stress sul luogo di lavoro: lo riporta la Commissione dell’UE, affermando che il problema dello stress lavoro-correlato si è ulteriormente aggravato dopo la pandemia, per la crisi economica e per l’uso di tecnologie avanzate.

Lo stress lavorativo viene considerato una malattia professionale se causa una condizione patologica per la quale il lavoratore subisce un danno alla salute e al benessere psico-fisico. Un danno che può influire sulla capacità di lavorare e sulla sua efficienza. 

Per questo, può generare conseguenze di diversa gravità, sia a livello individuale che aziendale:

• A livello comportamentale può aumentare il consumo o abuso di alcool, fumo, sostanze psicoattive, può portare cambiamenti nello stile alimentare e sfociare in comportamenti autodistruttivi
• A livello fisico aumenta la probabilità di contrarre malattie cardiovascolari, ipertensione, disturbi muscolo-scheletrici, disturbi del sonno o esacerbare patologie preesistenti
• A livello cognitivo causa difficoltà di concentrazione, di attenzione, aumenta la possibilità di fare errori e dimenticanze significative, diminuisce la motivazione
• A livello psicologico può causare ansia, irritabilità, tendenza a isolarsi, aggressività, senso di impotenza e frustrazione, facilità al pianto, depressione
• A livello aziendale determina assenteismo e presentismo, diminuzione dell’efficienza, della produttività e della qualità, deresponsabilizzazione, maggiore conflittualità tra collaboratori, maggiori probabilità di infortuni, peggioramento del clima interno e dell’immagine aziendale.

Che cos’è lo stress e perché può essere dannoso per la nostra salute?

Lo stress è una risposta fisiologica del nostro corpo a situazioni che percepisce come minacciose o sfidanti. Può essere causato da vari fattori, come:

• problemi personali e familiari, 
• complessità economiche e preoccupazioni per il futuro,
• importanti minacce, molestie o violenze,
• problemi di salute.

Tuttavia, uno dei principali fattori di stress per molte persone è il lavoro. Lo stress lavoro correlato è un fenomeno comune in molti contesti aziendali, dove le richieste del lavoro possono diventare gravose e superare le risorse disponibili. Questo può portare a un senso di oppressione e di sovraccarico mentale, con conseguenze negative sulla salute fisica e mentale dei lavoratori. 

Specialmente se non ci si sente supportati dall’azienda per la quale si lavora o se si è costretti a lavorare in condizioni di pressione costante.

Cosa può fare un’azienda per evitare il rischio stress lavoro-correlato?

La gestione dello stress lavoro correlato è fondamentale per il benessere dei lavoratori. Anzi, è proprio un obbligo aziendale tutelare la salute dei propri dipendenti: non è facoltativo!

Nella prevenzione primaria rientra la valutazione del rischio stress lavoro-correlato (obbligatoria e periodica, ogni 2 o 3 anni) e consente di comprendere quali possono essere le potenziali fonti di rischio per i lavoratori. Tra gli strumenti di prevenzione secondaria rientrano attività di formazione e informazione specifica per lavoratori, in base ai rischi propri della mansione che svolgono. 

Nella prevenzione terziaria sono comprese attività che vengono realizzate quando il danno si è già manifestato. In questo caso, il lavoratore può richiedere una visita straordinaria al medico competente dell’azienda per informare circa il suo stato di salute deteriorato e per valutare modalità adeguate di riabilitazione o recupero. 

Avere consapevolezza degli effetti dello stress può aiutare sia i collaboratori che le aziende a comprendere:

• l’importanza di affrontare lo stress lavorativo,
• di adottare le misure preventive necessarie 

per ridurne l’impatto sulla salute e sul benessere personale.

Quali sono i benefici di una corretta valutazione stress lavoro-correlato?

Una valutazione ben fatta apporta, di fatto, notevoli benefici legati:

• alla qualità di vita lavorativa: maggiore benessere e soddisfazione sul posto di lavoro,
• a un clima interno ottimale: miglioramento delle prestazioni, minore assenteismo e turnover, riduzione dei tassi di incidenti ed infortuni,
• alla crescita e sviluppo delle persone: una forza lavoro più motivata, sana, preparata e produttiva con bassi livelli di conflittualità,
• alla riduzione dei costi o all’evitamento di sanzioni amministrative: nei casi più gravi la reclusione fino a 6 mesi. 

Quando si migliora il benessere organizzativo interno si ha un impatto benefico su tutta l’organizzazione: aumenta il senso di appartenenza all’azienda e la disponibilità di impegnarsi al massimo delle proprie capacità ed energie. Si possono notare i benefici:

• dai livelli di produttività, 
• dalla soddisfazione dei propri clienti esterni,
• dalla reputazione aziendale con benefici sulla competitività e longevità dell’azienda.

Come mai molte aziende che fanno la valutazione non ottengono risultati significativi?

Ovviamente, possono esserci diversi modi per fare valutazione del rischio stress correlato. Questo significa che, non sempre chi la realizza possiede le giuste competenze o l’esperienza per poter comprendere e affrontare questo tema, a dir poco complesso. 

Esaminiamo quali errori generalmente vengono commessi.

• L’analisi viene realizzata unicamente per rispettare le norme. 
• Privilegiare il risparmio, sia in termini di denaro, sia in termini di tempo dedicato, che di risorse specializzate dedicate. 
• Ritenere le criticità l’effetto di situazioni transitorie e, per questo, non catturano l’attenzione dei vertici aziendali.
• Le problematiche emerse vengono gestite  attraverso ‘interventi fantasma’ e, ovviamente, non producono un reale miglioramento; magari non vengono neanche comunicati ai collaboratori
• Gli interventi realizzati non migliorano la situazione e non si introducono correttivi.
• Vengono intrapresi percorsi formativi inefficaci per gestire le criticità, senza guardare alle reali esigenze dei propri collaboratori. 

Questi errori, nonché costi per l’azienda, potrebbero essere ridotti grazie ad un percorso di valutazione che non sia semplicemente una procedura per adempiere alla normativa. 

Più che altro, deve essere una presa di coscienza da parte dell’azienda e dei collaboratori sull’opportunità di crescita insita in una valutazione del rischio stress lavoro-correlato e sull’importanza di un sviluppare un ambiente di lavoro sano.

Perché far fare la valutazione rischio stress ad una psicologa del lavoro?

Affidati ad una figura esterna con competenze comprovate in psicologia del lavoro: sarà in grado di aiutarti a comprendere le cause dello stress e a sviluppare strategie per affrontarlo in modo efficace.

Concretamente riesce a: 

• scegliere le metodologie operative idonee al contesto, per raggiungere adeguati livelli di approfondimento,
• realizzare cambiamenti che la direzione è disponibile ad implementare,
• salvaguardare la correttezza procedurale della valutazione,
• stimolare il coinvolgimento del personale, 
• abbatte le resistenze e i pregiudizi nei confronti dell’azienda.

Un percorso di valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato eseguito e costruito ad hoc da una professionista psicologa del lavoro e un ambiente di lavoro favorevole, possono davvero aiutare i lavoratori ad affrontare meglio lo stress lavoro correlato e a mantenere una buona salute mentale e fisica.