Cos'è il mobbing e come fa un'azienda a prevenirlo?

 

Il mobbing può minare l’integrità personale sul posto di lavoro. Come riconoscerlo? Quali sono le conseguenze e le strategie per prevenire e contrastare questa forma di violenza psicologica?

Leggi questo articolo per proteggere la salute mentale dei tuoi collaboratori e promuovere un ambiente di lavoro sano e rispettoso.

Tempo di lettura: 7 minuti.

 

Cos’è il mobbing?

 

Cos'è il mobbing? Come riconsocerlo?

 

Il mobbing è una forma di violenza psicologica che viene spesso sottovalutata in ambito lavorativo. Si tratta di un attacco intenzionale che va contro l’etica e la morale, rivolto a una persona con lo scopo di annientarla psicologicamente, socialmente e professionalmente. 

Può assumere diverse forme come comportamenti aggressivi, umiliazioni, isolamento sociale,  disprezzo e svalutazione delle abilità professionali. 

In particolare, il mobbing può essere rivolto sia ai colleghi che ai collaboratori. La persona mobbizzata viene emarginata, criticata e calunniata in modo da renderla debole e incapace di affrontare situazioni difficili. 

Il mobbing rappresenta una vera e propria violazione dell’integrità personale del lavoratore, che ha il diritto di svolgere il proprio lavoro in un ambiente sereno e rispettoso. 

La conseguenza diretta, invece, a carico dell’azienda,  che ha specifiche responsabilità, riguarda la disintegrazione di un ambiente di lavoro salubre: ci si ritrova in un luogo di lavoro tossico e destabilizzante.

 

Quali tipi di comportamenti possono essere considerati mobbing?

 

Quali tipi di comportamenti aggressivi e vessatori possono essere considerati mobbing?

 

Il mobbing può assumere molte forme e, spesso, l’obiettivo ultimo è “far fuori” una persona che è diventata scomoda, che non serve più, che costa troppo.  I mobber creano una situazione così insostenibile che è proprio la persona a scegliere di andarsene, perché non ce la fa più.

Le “azioni mobbizzanti” sono comportamenti aggressivi e malsani di un individuo o di un gruppo nei confronti di un’altra persona. 

Queste azioni possono essere suddivise in cinque categorie principali:

  • aggressioni che hanno un impatto sulla comunicazione: limitare la possibilità di esprimersi, non fornire informazioni necessarie per il lavoro, interrompere, urlare contro
  • aggressioni che hanno un impatto sulle relazioni sociali:  la persona viene isolata, ignorata o emarginata 
  • violazioni della reputazione: ridicolizzare o diffamare con voci false o pettegolezzi, prendere in giro e schernire in modo offensivo, criticare ingiustamente, demansionare o attribuire mansioni squalificanti, umilianti o deresponsabilizzare da compiti importanti
  • minacce sulla vita lavorativa e privata 
  • problemi di salute: violenza fisica, aggressioni o molestie sessuali.

 

Conseguenze ed effetti del mobbing per chi lo subisce

 

Quali sono le conseguenze e gli effetti del mobbing in un ambiente lavorativo?

 

Gli effetti del mobbing, per chi lo subisce, sono devastanti: possono durare per anni e richiedono un intervento efficace per evitare le conseguenze più gravi. 

  1. Stress e disagio psicologico: Le vittime di mobbing sperimentano alti livelli di stress, ansia, depressione e disagio emotivo. L’ambiente di lavoro diventa tossico e insopportabile, con una pesante compromissione sulla salute mentale ed emotiva.
  2. Bassa autostima e perdita di fiducia nelle proprie capacità professionali a causa delle umiliazioni costanti, dell’essere denigrati e isolati, dell’incapacità di riuscire a proteggersi,
  3. Ridotta produttività e aumento degli errori: la costante pressione, il senso di insicurezza e l’ansia rendono difficile concentrarsi sul lavoro e raggiungere i propri obiettivi. Di conseguenza, la produttività diminuisce e la qualità del lavoro ne risente.
  4. Problemi fisici: Lo stress cronico causato dal mobbing può manifestarsi con mal di testa, disturbi del sonno, disturbi gastrointestinali e disturbi cardiovascolari. La salute generale delle vittime può essere compromessa a causa delle pressioni costanti e dello stato emotivo negativo.
  5. Isolamento sociale: Le persone che subiscono mobbing spesso vengono isolate dal gruppo di lavoro. Vengono ignorate, escluse da riunioni, formazioni, aggiornamenti e decisioni. Possono sentirsi completamente sole e senza supporto. 

 

Conseguenze ed effetti del mobbing per l’azienda

Nel contesto lavorativo, il mobbing può causare stress, ansia, depressione e altri problemi di salute mentale, che a loro volta possono influenzare negativamente le prestazioni lavorative. Non solo, le vittime di mobbing spesso subiscono un calo di autostima e si sentono isolate ed escluse dal team di lavoro. Vediamo le conseguenze che possono verificarsi all’interno dell’azienda.

  1. Assenteismo ed elevato tasso di turnover: Le vittime di mobbing spesso possono essere costrette ad assentarsi frequentemente per problemi di salute correlati allo stress. Inoltre, il clima lavorativo negativo può portare a un alto tasso di rotazione del personale, con conseguenti costi aggiuntivi per l’azienda ed in termini di ricerca e formazione di nuovi collaboratori.
  2. Clima organizzativo compromesso: Il mobbing crea un clima organizzativo tossico e malsano. L’atmosfera diventa carica di tensioni, conflitti e diffidenza tra i colleghi. Ciò può influire negativamente sul morale dell’intero team, portando a una diminuzione della collaborazione e della coesione.
  3. Difficoltà ad attrarre e mantenere i talenti che porta a mancanza di diversità ed inclusione: I lavoratori che subiscono il mobbing potrebbero sentirsi emarginati e non apprezzati per le loro differenze e più propense a cercare opportunità lavorative altrove. Ciò può portare a una carenza di personale qualificato e competente ed impedire l’attrazione di talenti diversi e innovativi.
  4. Rischi di contenziosi legali: Le vittime di mobbing potrebbero intraprendere azioni legali contro l’azienda. Questo può comportare costi significativi in termini di risarcimenti, spese legali e danni all’immagine dell’azienda. 
  5. Pessima reputazione con i diversi stakeholder: danneggiamento della reputazione con clienti e fornitori. Una pessima reputazione può comportare una perdita di opportunità di business e una diminuzione dell’immagine aziendale.

 

La psicologa del lavoro per prevenire e contrastare i fenomeni di mobbing aziendale

 

Una psicologa del lavoro può aiutare a prevenire e gestire i fenomeni di mobbing in azienda

 

Per determinare se c’è un caso di mobbing, è necessario considerare la situazione in modo dinamico e globale. 

Se le azioni aggressive si ripetono frequentemente e continuano ad accadere per un lungo periodo di tempo, allora si può parlare di mobbing. 

Tuttavia, ogni episodio singolo va preso sul serio e valutato attentamente indipendentemente dalla sua evoluzione nel tempo. In questi casi si parla di straining. 

Per questo la psicologa del lavoro può svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella gestione del mobbing all’interno delle aziende. Può condurre, per esempio, valutazioni del clima organizzativo, per identificare potenziali rischi di mobbing e individuare aree in cui migliorare la comunicazione e le dinamiche di gruppo. Inoltre può svolgere funzioni aggiuntive e preziose:

  • può raccogliere dati importanti per prevenire dinamiche latenti e proporre soluzioni mirate, attraverso strumenti come interviste, questionari e osservazioni, 
  • può fornire formazione e sensibilizzazione sui temi del mobbing, consentendo ai collaboratori di riconoscere i segnali precoci e fornendo loro strumenti per rispondere in modo adeguato,
  • lavorando a stretto contatto con i dirigenti e i responsabili delle risorse umane, può contribuire a sviluppare politiche aziendali e procedure di gestione dei conflitti che promuovano un ambiente di lavoro sano e rispettoso, in cui il mobbing sia prevenuto attivamente e affrontato in modo tempestivo ed efficace.

 

Il ruolo dell’azienda nella prevenzione del mobbing 

 

Le aziende possono prevenire e contrastare il mobbing attraverso una strategia orientata alla riduzione dei rischi psicosociali

 

Le aziende possono adottare diverse strategie per prevenire il mobbing e creare un ambiente di lavoro sano e rispettoso per i propri collaboratori. 

Ecco alcune azioni che un’azienda può intraprendere:

  1. Politiche, procedure e progettazione: gestione dell’organizzazione interna e dei ritmi lavorativi orientati all’ottimizzazione della produttività, in modo compatibile con il benessere dei propri collaboratori. Questo per evitare l’insorgere di stress, ansia e frustrazione verso il lavoro.
  2. Selezione del personale + on boarding: scegliere con cura le persone, valutando i valori professionali e le caratteristiche personali che siano allineate alla cultura aziendale. E’ fondamentale che possano trovare soddisfazione nel lavoro. Garantire, inoltre, un processo di inserimento graduale, che comprenda l’acquisizione di competenze specifiche e il coinvolgimento sociale nel gruppo di lavoro.
  3. La valutazione delle prestazioni e il feedback: è fondamentale utilizzare criteri trasparenti e condivisi, con una comunicazione e uno scambio costante, oltre che feedback costruttivi per  confrontarsi sul raggiungimento degli obiettivi intermedi. Queste azioni riducono il rischio di percepire ingiustizie sociali, aiutano a dare un senso e significato alle attività svolte.  Contribuiscono inoltre a sviluppare l’intraprendenza e accrescere l’autostima.

 

Altre azioni possono essere implementate con il supporto di una psicologa del lavoro:

Sviluppo e supporto alle prestazioni, basati sui reali bisogni di crescita, non solo legati alle hard skill, ma anche alle competenze trasversali. Per saperne di più, leggi questo articolo.

Gestione del cambiamento: informare adeguatamente e tempestivamente tutti sui possibili scenari che verranno a crearsi, le priorità e le strategie di azione. Fornire formazione al management sulla gestione del cambiamento e sullo sviluppo di una leadership sociale e partecipata. 

Leadership: chi ricopre un ruolo di supervisione deve avere le competenze necessarie e/o le potenzialità per gestire un gruppo di lavoro. E’ sempre possibile garantire formazione per migliorare le loro abilità di leadership, relazionali e comunicative. Inoltre queste persone devono imparare a riconoscere il fenomeno del mobbing e a promuovere il benessere all’interno dell’organizzazione.

La formazione sui rischi psicosociali aiuta a prevenire il mobbing e i comportamenti antisociali, in quanto sensibilizza l’intera organizzazione a riconoscere tali eventi e a reagire adeguatamente se coinvolti in modo diretto o indiretto. Sottolineiamo che la carenza di competenze sociali è considerata un fattore di rischio individuale. 

Gestione del clima e condivisione della cultura aziendale: attraverso il monitoraggio regolare, le analisi periodiche e le azioni di miglioramento discusse e decise in modo partecipato, è possibile individuare le criticità e creare un ambiente di lavoro sano, inclusivo e rispettoso.

Promuovere una cultura organizzativa di rispetto e collaborazione: solo in questo modo è possibile garantire un ambiente lavorativo sereno e produttivo, favorendo sia il benessere dei propri collaboratori che la crescita dell’azienda stessa.

 

Solo una cultura del rispetto e della collaborazione può facilitare un reale benessere dei collaboratori.

 

Prevenire il mobbing richiede un impegno costante da parte dell’azienda. Farlo con una psicologa del lavoro può essere più efficace e meno faticoso. 

 

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